Rocco Papaleo è protagonista de L’ispettore generale di Nikolaj Gogol, uno dei più grandi capolavori della drammaturgia russa. Scritta nel 1836, ma tragicamente più attuale di quanto si possa immaginare, è una commedia satirica che si prende gioco delle piccolezze morali di chi detiene un potere e si ritiene intoccabile. È forse l’opera più analizzata, criticata, incompresa, difesa, osteggiata, della letteratura russa di tutti i tempi.
L’opera è un’espressione emblematica del teatro gogoliano e del suo tentativo di denunciare, attraverso riso e comicità la burocrazia corrotta della Russia zarista. Siamo in un mondo in cui l’ingiustizia e il sopruso dominano l’esistenza. Ma non è l’uomo a essere malvagio; è la società che lo rende corrotto e corruttore, approfittatore, sfruttatore, imbroglione.
Molti spettatori videro il testo come una minaccia all’ordine costituito: gli abusi dei funzionari non potevano costituire il soggetto di una commedia naturalistica, perché di certo trattavano casi particolari. Secondo quegli spettatori le opere incentrate solo sugli aspetti negativi della realtà potevano avere esclusivamente il carattere della farsa alla stregua del vaudeville.
In realtà, il testo di Gogol è molto più metaforico che naturalistico e la cittadina in cui è ambientata l’azione non rappresenta una concreta località russa, ma un piccolo mondo sociale autonomo perfettamente isolato nel quale l’autore fa confluire tutto il male osservato in Russia.
Posto unico numerato €. 20,00 intero – €. 17,00 ridotto(*)
(*) Ridotto: giovani sotto 29 anni, sopra 60
Biglietteria Teatro delle Api aperta martedì e venerdì dalle ore 17 alle ore 19 e nei giorni di spettacolo dalle ore 19.
Info 346.6286586