Insieme alle rappresentazioni che annualmente, nei mesi di settembre e ottobre, contraddistinguono il Festival Nazionale d'Arte Drammatica di Pesaro, quest'anno alla sua sessantaquattresima edizione, tornano le conversazioni teatrali di “Teatro di Marca. Figure marchigiane del Teatro di Prosa del '900”.
Mercoledì 12 ottobre alle ore 18.00, presso i locali dell'Accademia Internazionale di Canto (Largo A. Moro 12, Pesaro), Gualtiero De Santi, professore ordinario di Letterature Comparate all'Università degli Studi di Urbino, presenterà il suo studio "Franco Graziosi. L'Arte della Parola" (Metauro Edizioni), nuovo volume della collana “Teatro di Marca”.
Franco Graziosi, maceratese, che sarà ospite d'onore alla presentazione, è, nelle parole di De Santi, un interprete che tende a dissimularsi nei personaggi che mette in scena e «persino a cancellarvisi, cui dunque non appartiene la sospirosa o arguta e fragile frivolezza dei divi del palcoscenico e del mondo dello spettacolo. Un attore già in questo moderno, che ha fatto sin dai sui inizi la scelta di ordinare l’espressione su una musicale inappuntabilità ritmica e su una sempre corretta evidenza scenica, mai comunque straripante e neppure eccessiva».
Graziosi nasce nel 1929, la sua vocazione teatrale arriva prestissimo, quando l'attore ha appena cinque anni e «sul controluce di decenni che hanno visto mutare le coordinate culturali e estetiche, e che dunque vanno raccontati all’interno della vicenda espressiva dell’attore marchigiano, questi ha saputo tradurre su di sé alcune grandi immagini della crisi e del cambiamento, ora vivendole nelle contraddizioni dei personaggi epocali (l’inquieto Lopachin del Giardino dei ciliegi), ora trasferendole con esattissima intuizione nell’onda tonale di una riflessione lasciata evidentemente agire sulle tavole del palcoscenico (il loico e scattante Mefistofele del Faust, ma soprattutto il Cotrone de I Giganti della montagna)», scrive ancora De Santi.
Il progetto “Teatro di Marca” nasce dall'incontro di singoli studiosi e di istituzioni operanti sul territorio regionale in ambito teatrale (Associazione “Amici della Prosa” e Festival Nazionale d'Arte Drammatica di Pesaro, Amat di Ancona, Centro Attività Teatrali Valeria Moriconi di Jesi), e si avvale del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. Si propone l'obiettivo di ricostruire un panorama del teatro del Novecento disegnando rapidi profili di attori, autori, registi, capocomici, critici di nascita o di adozione marchigiana che con la loro attività hanno contribuito alla vita teatrale italiana.
Il prossimo appuntamento con le conversazioni del Gad e di Teatro d Marca, è fissato per mercoledì 26 ottobre, quando verrà presentato il volume di Marcello Verdenelli sul teatro di Ugo Betti (Metauro Edizioni).
di Rossella Redazione