“Il favoloso beffardo”, il mondo di Sirio Bellucci, è in mostra alla galleria Puccini di Ancona. Un omaggio dell’Amia all’artista fabrianese a 100 anni dalla nascita. Dalla pittura concettuale e dalle frequentazioni romane con Gino De Dominicis, Man Ray, Mario Merz, Enzo Cucchi e Pio Monti; da Achille Bonito Oliva, che ne scrisse una recensione sul Corriere della Sera; dalla copertina di una sua opera sulla rivista Flash Art, Sirio Bellucci torna alla natia Belvedere di Fabriano a riscoprire il mondo delle origini. E cambia anche il modo di fare arte. Così l’esposizione di via Matteotti 31/a esprime questi due ambiti dell’artista. Occhieggiano alle pareti le opere del periodo concettuale, degli anni ’70, tra cui Window open, Esaurimento di una penna e Giallo nero. In quest’ultimo l’artista si rifà al tema dell’ambiguità, al confine tra apparenza e realtà, non sempre ben delineato. Appartengono al secondo periodo le opere degli anni ’80-’90 realizzate nella sua casa, studio, laboratorio di Belvedere di Fabriano. Curata da Francesco Maria Orsolini, la mostra è realizzata grazie ai prestiti del Trust Sirio Bellucci di Fabriano e di alcuni collezionisti anconetani. Aperta fino al 17 febbraio 2024 da mercoledì a sabato ore 17-19,30. Ingresso libero.