Spettacolo di e con Marino Carotti. Intervengono Giovanni Filosa, Piero Belardinelli, Piergiorgio Politi, Stefano Amici, Maurizio Trappolini, Diego Donatacci. Vengono eseguiti brani raccolti nelle Marche alla fine del XX secolo, presenti nei suoi libri e nei suoi album musicali in CD. Marino Carotti ha iniziato alla fine del 1993 una sua personale ricerca su canti e tradizioni popolari della cultura orale marchigiana, recuperando e documentando tutto quello che era ancora possibile reperire alla fine del secolo scorso. Ha percorso così campagne e paesi delle Marche per trovare informatori, in particolar modo persone anziane, disponibili a ricordare e a trasmettere quelle canzoni antiche e suggestive che intonavano mentre lavoravano nei campi. Una raccolta di ballate, canti narrativi e di cantastorie, di lavoro e sul lavoro, di guerra, di questua, sull’emigrazione, serenate, ninne nanne, giaculatorie e poesia religiosa, stornelli d’amore e licenziosi, dispetti, rime infantili tra cui conte, filastrocche, scioglilingua, cantilene, fiabe a formula, giochi e narrazioni degli stessi informatori. Dopo alcuni anni di sola ricerca, con un proprio repertorio ha iniziato a fare concerti da solo in varie parti d’Italia, invitato dai vari assessori alla Cultura, con lo spettacolo “Il ciclo della vita nel canto popolare”. Nel 2016 incide l’album “Galantòmo fu mio padre!” con diversi brani di quello spettacolo. Nel 2018 pubblica il libro “Né acqua, né luce, né strada”, che contiene le narrazioni più interessanti degli informatori e diversi canti di cantastorie. Nel 2019 incide l’album, “Il sole si fermò di camminare” con altri brani significativi della raccolta. Nel 2021 pubblica il libro “Canti, ballate e altre storie”, dove inserisce 70 trascrizioni musicali con testi. Nel 2022 pubblica il libro “Musica e testi popolari”, con altre 70 trascrizioni musicali e testi, sempre relativi alla sua ricerca.