Letture: ... - Mostre a Urbino - PU
dove: | Orto Botanico dell'Università degli Studi Carlo Bo via Bramante |
data: | da mercoledì 15 giugno 2022, alle 08:30 a giovedì 15 settembre 2022, alle 13:00 |
intrattenimenti: | |
info sul luogo: | L'evento si svolge all'aperto |
Qui trovi maggiori informazioni su questo evento |
Organizzazione: | Accademia di Belle Arti di Urbino |
Referente: | Prof. Giancarlo Lepore |
E-mail: | Contatta il referente |
Telefono: | 3489169043 |
L’ORTO BOTANICO RILETTO DAL SEGNO DI GIOVANI SCULTORI Urbino, si inaugura martedì 14 giugno l’installazione con opere degli allievi dell’Accademia di belle arti di URBINO. Forme leggere e discrete che dialogano con le essenze senza interrompere il paesaggio naturale e urbano, ma inserendosi nel luogo per rileggerlo e valorizzarlo, lanciando un messaggio di speranza. Sono i segni di sculture giovani che “entrano in conversazione poetica con le numerose piante officinali, insettivore, tintorie, grasse e altre specie acquatiche, così come con alberi ad alto fusto custoditi con cura”. È una installazione che non ti aspetti e farà discutere in città, e non solo, quella che si inaugura martedì 14 giugno (vernissage alle 17,30) all’Orto botanico di via Bramante. La mostra si intitola “InFinito” e propone un itinerario artistico en plein air delle opere della Scuola di scultura. Protagonisti gli studenti dell’Accademia di belle arti di Urbino in dialogo con le specie vegetali dell’Orto storico. Uno spazio verde di Urbino fondato nel 1809 sull’area che contemplava l’orto maggiore del convento dell’Ordine dei frati minori di San Francesco, del 1286, un tempo dell’abbazia e del monastero di Sant’Angelo. L’evento artistico, che resterà allestito fino al 15 settembre, è stato ideato e realizzato dal docente Giancarlo Lepore. La presentazione della performance è affidata al professor Maurizio Guerri. ”L’insicurezza e l’assenza di schemi preconcetti sono sfaccettature sempre presenti negli allievi in formazione - spiega lo scultore Giancarlo Lepore -. D’altro lato si pone il confronto con uno spazio visto in maniera non convenzionale, presupposto per lo sviluppo di una relazione reciproca con l’oggetto. È evidente il tentativo di ognuno di combinare diversi interessi personali, muovendosi attraverso generi e tecniche. In ogni caso il lavoro di ricerca, progettazione e realizzazione è stato affrontato con impegno e serietà. Non ci sono state posizioni di comodo e nessuno si è lasciato trascinare dai modelli in voga. Del resto la scultura è generalmente poco presente nei luoghi del contemporaneo, stretta sempre più nell’angolo dalla spettacolarità dilagante. Vediamo invece, per la maggior parte dei partecipanti, le tensioni verso stili individuali, mettendo a punto i metodi appresi nello studio e affinando il proprio repertorio. Immagini e frammenti nel cammino della tradizione fra le nuove generazioni dell’arte. È stato come guardare con occhi diversi aspetti come fragilità, debolezza, incertezza”. Per lo scultore Giancarlo Lepore questa è la sua ultima mostra con gli allievi dell’Accademia perché sta per andare in pensione, riposo dall’insegnamento, ma non certo dalla ricerca artistica. In questa mostra gli studenti dei corsi triennali di Scultura, Plastica ornamentale e Tecniche plastiche contemporanee si sono lasciati ispirare dalle suggestioni letterarie di Goethe nella “Metamorfosi delle piante”, dalla “Histoire Naturelle” di Max Ernst, oltre che dalle poesie dell’urbinate Umberto Piersanti. L’evento è stato organizzato dall’Accademia in collaborazione con l’Università degli studi di Urbino Carlo Bo. Inaugurazione martedì alle 17,30, poi si rimane aperti tutti i giorni, da lunedì a venerdì, dalle 8,30 alle 13. Miléna Bonaparte