La processione delle “canestrelle” di Amandola (FM) fa parte delle più antiche rievocazioni storiche della Regione Marche tanto che è inserita nell’albo regionale delle rievocazioni storiche.
La processione rievoca ogni anno l'offerta del grano al Beato Antonio. La manifestazione è nata nel 1897 e ancora oggi è molto partecipata, al punto di essere l’appuntamento religioso e di tradizione popolare più atteso dagli amandolesi, con una gran partecipazione di cittadini dei paesi circostanti e dei tanti turisti che nel periodo soggiornano nel territorio dei Sibillini. La festa del Beato Antonio di Amandola è molto sentita nel suo aspetto spirituale e sempre ricca di spettacoli.
Alla processione partecipano con canti e suoni tradizionali i gruppi folkloristici “La Cucuma” e “La Mannola” La processione scorre lungo il paese adornato dai simbolici colori rosso e giallo e
da mazzi di spighe di grano intrecciati. I figuranti sfilano con i vecchi attrezzi contadini e le macchine agricole fino a raggiungere la Chiesa di Sant’Agostino – Santuario del Beato Antonio - che ospita le spoglie del santo. Gli uomini, in abiti storici, portano i covoni mentre le donne dei piccoli caratteristici canestrelli, colmi di chicchi di grano. Durante la processione viene intonato dai figuranti l’inno al Beato Antonio.
Si respira nell’aria la nostalgia del passato e della semplicità, nel periodo in cui al sacrifico corrispondeva una grande gioia condivisa. Il chicco di grano rappresenta oggi la gioia del passato nel momento di festa. Il bel messaggio celato dietro la festa.