dove: | Museo Tattile Statale Omero Banchina Giovanni da Chio 28 |
data: | da sabato 16 febbraio 2019, alle 00:00 a martedì 19 febbraio 2019, alle 00:00 |
intrattenimenti: | |
info sul luogo: | |
Qui trovi maggiori informazioni su questo evento |
Organizzazione: | Non definito |
Referente: | Non definito |
E-mail: | Contatta il referente |
Telefono: | 0712811935 |
Dal 26 Gennaio 2019 al 23 Febbraio 2019
ANCONA
LUOGO: Museo Tattile Statale Omero
INDIRIZZO: Banchina Giovanni da Chio 28
ORARI: dal martedì al sabato 16-19; domenica e festivi 10-13 / 16-19
CURATORI: Cristina Bucci
ENTI PROMOTORI: L’immaginario Autismo Firenze Amici del Museo Ermitage Patrocinio di MiBAC e Comune di Ancona COSTO DEL BIGLIETTO: ingresso gratuito TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 071.2811935
E-MAIL INFO: redazione@museoomero.it
SITO UFFICIALE: http://www.museoomero.it
COMUNICATO STAMPA: Oltre sessanta opere per inaugurare un percorso alternativo nell’arte e attraverso i linguaggi della neurodiversità. Al Museo Omero, dal 26 gennaio al 23 febbraio, arriva la mostra “L’arte risveglia l’anima” con il suo bagaglio di colori, segni, materia, un progetto di inclusione sociale e culturale che mette al centro abilità e ricerca personale delle persone autistiche. Ideata dal direttore dell’Ermitage, Mikhail Piotrovski, e promossa dalle associazioni L’immaginario, Autismo Firenze e Amici del Museo Ermitage con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità, la mostra realizza l’idea curatoriale di Cristina Bucci, varcare cioè le porte dei musei per scoprirvi uno spazio in cui sperimentare nuove forme di comunicazione, guardare alle opere d’arte come ad un ponte per la costruzione di relazioni umane tra persone con talenti, sensibilità e intelligenze differenti. Arrivano da ogni parte d’Italia, anche dalle Marche,i 24 artisti protagonisti di questa sesta tappa del progetto partito da Firenze nel 2017 e passato attraverso importanti musei e istituzioni del territorio nazionale. La ricca rassegna di dipinti e illustrazioni astratti e figurativi, di fantasia, autobiografici o di rilettura dei grandi capolavori di Maestri come Giotto, Caravaggio, Fattori, Mondrian o Matisse, invita ad una lettura attenta e profonda di ogni segno scaturito dall’animo degli autori, rappresentando porte d’accesso ad un mondo con infinite sfumature e livelli di consapevolezza autistica. Un’opportunità di crescita, dunque, non solo per le persone coinvolte nel progetto, ma anche per i visitatori, chiamati ad ammirare linguaggi alternativi nello scenario artistico contemporaneo. La mostra, il cui obiettivo è proprio la valorizzazione delle abilità delle persone autistiche e il superamento dei pregiudizi verso questa condizione, si arricchisce inoltre di una piccolaselezione di ceramiche realizzate da 6 ospiti del MAiC, centro di riabilitazione pistoiese per persone disabili, e di una serie di disegni e sculture modellate da giovani marchigiani nello spettro autistico all’interno del progetto Sensibilmente, attivato dal Dipartimento Educazione del Museo Omero in collaborazione con il Comune di Ancona. Si fa tangibile e intonata alla missiondel museo anche l’opera site specific di Roberta Biondini. Punta, infatti, al coinvolgimento tattile il suo “Te mi temi tocca me (opera a consumo rapido)” che mette sotto i riflettori 24 terrecotte allo stato grezzo su cui la giovane laureanda all’Accademia Carrara di Bergamo ha inciso parole, articoli e preposizioni da combinare in una sciarada letterale che segue la durata della materia. Più la si tocca e più si consuma. “Fino ad oggi le opere dei nostri artisti non offrivano la possibilità di un’esplorazione tattile; l’ospitalità concessaci dal Museo Omero, museo tattile per eccellenza, offre l’opportunità di sperimentare l’uso di più sensi per approcciarsi ad un’opera d’arte” spiega Anna Maria Kozarzewska, coordinatrice scientifica del progetto. “L’installazione di Roberta Biondini non solo crea un legame tra la nostra mostra e il luogo dell’esposizione, ma raccoglie anche i desideri espressi di quanti abbiamo incontrato lungo il nostro viaggio”. “L'arte è comunicazione e nell'espressione artistica è anche il piacere di comunicare. Chi ha problemi relazionali può trovare nella creatività artistica la maniera più bella di rompere il cerchio dell'isolamento e lanciare un ponte verso il mondo.” scrive Aldo Grassini, presidente del Museo Omero. “Ma l'arte, al di là di una tal funzione terapeutica, acquista un valore in sé nella misura in cui diventa una modalità originale di espressione. Nessun vero artista usa il ‘normale’ codice espressivo; egli trasforma il linguaggio di tutti nel suo linguaggio e imprime il suo marchio di fabbrica negli oggetti della sua comunicazione. La mostra ‘L'arte risveglia l'anima’ testimonia che l'effetto terapeutico può diventare un tutt'uno con la rappresentazione del bello. L'arte è sempre così! “ Al fine di promuovere i temi dell’accessibilità museale, sviluppare competenze e valorizzare la neurodiversità, le associazioni responsabili della mostra, insieme al Museo Omero, hanno calendarizzato una serie di attività collaterali. Si comincia il 29 gennaio con la visita guidata per gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, gli educatori specializzati e i familiari di persone con disturbi dello spettro autistico. Il 31 gennaio e il 1° febbraio toccherà a ragazzi autistici con la loro classe o in piccoli gruppi con i rispettivi accompagnatori, mentre il 3 e il 10 febbraio sarà il Museo Omero,con il progetto Sensibilmente, ad accogliere le famiglie con bambini nello spettro autistico per fargli vivere con creatività l’esperienza museale. Inoltre, dal 29 gennaio al 1° febbraio e il 22 febbraio, si terrà il corso di formazione Musei Arte Autismi per educatori museali e specializzati, che mira a produrre programmi per l’accessibilità delle persone autistiche nei musei italiani. La mostra “L’arte risveglia l’anima” è raccontata per testi e immagini nel catalogo in tre lingue (italiano, inglese, russo) edito dalla casa editrice toscana Polistampa e realizzato graficamente da Gonzalo Sanchez e Christina Pfeifer. I testi introduttivi sono della storica dell’arte e curatrice della mostra Cristina Bucci e dello psicologo Giuseppe Maurizio Arduino. Le immagini delle opere portano la firma del fotografo d’arte Aurelio Amendola, mentre i ritratti sono di Caroline Elo.