IL CINEMA E LA GRANDE MIGRAZIONE DELL'UOMO
La storia dell'uomo è caratterizzata da una costante mobilità di singoli o di interi popoli da un luogo a l'altro per scoprire qualcosa o per sfuggire da qualcosa che sia da se stesso o da altro , per libera scelta o per una necessità più profonda...come la guerra in alcuni paesi, il timore delle torture o il desiderio di migliorare per cercare un oasi di pace.
Il fenomeno della migrazione trova un'eco nei racconti biblici come in quelli epici e nelle radici della nostra storia.
Il cinema possiede da sempre uno sguardo sociale; è un potente occhio che amplia la conoscenza dello spettatore e lo accompagna a relazionarsi con temi e realtà spesso emarginate, con le periferie dell'esistenza.
Negli anni duemila molti sono i films italiani ed internazionali che hanno affrontato il tema delle migrazioni, tratteggiando anche l'urgenza di gestire queste problematiche con sensibilità e solidarietà.
Ci hanno mostrato la cruda realtà di quei viaggi della speranza, sparandoci primi piani su visi di questi nuovi migranti; ma se se guardiamo bene l'espressione dei loro occhi non possiamo che vedere lo smarrimento che c'era negli sguardi dei nostri emigranti; ed allora non possiamo che far nostre le parole di Umberto Eco: "L'Europa sarà un continente multirazziale -o colorato- se vi piace sarà così e se non vi piace sarà così lo stesso."