Vantaggi e svantaggi della stufa a pellet confrontata con altri impianti di riscaldamento quali stufa a legna e caminetto e come acquistare stufe a pellet su ceramicstore.eu e negli altri e-commerce dedicati.
Riscaldamento, quale impianto scegliere
Nell’ampia gamma di soluzioni di riscaldamento a basso impatto ambientale, quello a pellet ha preso piede da un paio di anni ed è facile intuire il perché. La facilità di installazione rispetto ad altri sistemi più efficienti ma complessi per quanto riguarda l’impiego, unito al basso costo del materiale combustibile, lo incorona come prima scelta. Qualunque tipo di riscaldamento ecosostenibile si scelga, bisogna tenere conto della resa, data dalla tipologia di isolamento termico, dagli infissi idonei, e così via.
Maggiore è la diffusione degli interventi realizzati per migliorare l’efficienza energetica, migliori saranno i risultati in termini di riscaldamento e di risparmio sui consumi. Molte abitazioni non hanno lo spazio necessario per aggiungere troppi impianti di riscaldamento, e nessuno si metterebbe a realizzare dei lavori impegnativi come cappotti e isolamenti orizzontali, pavimento radiante e quant’altro.
La soluzione di adottare questo sistema a pellet risulta quella più semplice ed economica anche in un piccolo appartamento, installando una canna fumaria di ridotte dimensioni. Non bisogna preoccuparsi dei costi, in quanto si possono acquistare stufe a pellet su ceramicstore.euo in altri e-commerce specializzati. Questa soluzione ha avuto un grande successo perché si ricercava il risparmio più ecologico possibile.
Tuttavia, si è dimostrato che non è poi così conveniente, visto che il meccanismo è delicato e ha bisogno di manutenzione e attenzione rispetto a una caldaia a metano, ad esempio. Tutto dipende anche dal pellet: esistono quelli certificati di faggio e di abete, ma anche di pino e altre essenze; ogni essenza ha una resa dipendente dalla stufa utilizzata. Ovviamente, come in ogni altro caso, la resa è direttamente proporzionale anche al suo costo. Di solito l’abete rende di più a discapito di un maggiore deposito e con una durata inferiore.
Stufe a legna, quando si possono installare
Un difetto della stufa a pellet è che essa ha un serbatoio limitato, quindi bisogna assicurarsi che il combustibile sia sufficiente e soprattutto che le ceneri non ostruiscano la canna fumaria. Per questo motivo, c’è stato un ritorno alla stufa a legna. Essa ricorda i caminetti di una volta, addirittura questo meccanismo ha permesso di migliorare notevolmente la funzionalità con meno volume di legno a pari del calore emesso. Anche la distribuzione del calore, l’efficienza energetica, i meccanismi di aerazione e ventilazione del caldo autonomi sono delle caratteristiche significative: addirittura ci sono stufe dotate di sistema di ricarica a rotazione, in modo di avere fuoco per tutto il giorno.
Rispetto a quelle a pellet, la pulizia può essere dilazionata nel tempo, visto che non ha ventole per il tiraggio forzato ed ancor meno se sono dotati di girofumi. Inoltre, il legname è molto facile da reperire sia nella stagione invernale, sia durante la stagione estiva. Tuttavia, le dimensioni molto grandi e soprattutto la canna fumaria di dimensioni altrettanto grandi sono degli ostacoli davvero molto evidenti per l’installazione. Ovviamente, il caminetto sarebbe ideale in fatto di efficienza energetica, però bisogna pensare a questo impianto solo durante la costruzione della casa e durante una ristrutturazione radicale.
Qui ci vuole proprio una canna fumaria ingombrante, l’utilizzo di pietre refrattarie e soprattutto tanta accortezza e manutenzione. Per la stufa a pellet sarà sufficiente un tubo per l’emissione di fumi anche di 80/100 mm di diametro, basta che sia il più verticale possibile per mantenere la pulizia, in quanto tutti questi sistemi lasciano dei residui, ma il pellet, a seconda della qualità dello stesso. Esso brucia rapidamente, quindi è bene assicurarsi una buona scorta: non per nulla, si vende a sacchi e a bancali.
Installazione caminetto in casa
Quando è possibile, un caminetto potrebbe essere la soluzione, a patto che sia automatizzato: si devono prevedere le opportune diramazioni per diffondere il calore nel maggior numero di stanze possibile. Tuttavia, per gli spazi piccoli sarebbe uno spreco e da alternare comunque a sistemi di calore regolabili, recentemente di basso consumo.
Si sta parlando della pompa di calore a fotovoltaico, utilizzabile nei mesi estivi e in autunno o primavera, quando magari le giornate sono soleggiate ma all’alba o al tramonto si sente freschetto. In Italia, purtroppo, questo concetto è ancora lontano, però per avere un minor impatto ambientale, si può optare per il pellet eseguendo le manutenzioni necessarie annuali al fine di ridurre l’inquinamento e aumentare la durata dell’impianto.
di Luca Redazione