PRESENTAZIONE
L’Istituto, sorto idealmente già nel 1982 su iniziativa dello scomparso dr. Emidio Vittori – Direttore illuminato della Civica Biblioteca – (ma dotato di un primo Statuto solo nel 1988), fu promosso proprio al fine di creare una necessaria intermediazione scientifica tra la vocazione medievale di una città quale Ascoli (dal tessuto architettonico così straordinariamente prezioso ed intatto ma necessitante di un idoneo e penetrante approccio, tale da favorirne l’adeguata conoscenza ed intelligente fruizione e valorizzazione convinta dei suoi cittadini) ed il coinvolgimento “alto” degli studiosi che incentivano la ricerca su Ascoli ed il territorio della Marca Medievale evidenziando le peculiarità del suo mirabile ed ingente patrimonio storico-artistico-letterario e lo inseriscano in un circuito di conoscenza più vasto e capillare nello stesso tempo.
Il patrimonio culturale è sempre più partecipe delle dinamiche e delle politiche di sviluppo locale. Le caratteristiche peculiari di un territorio esprimono, infatti, la loro valenza storica, per la testimonianza di civiltà che esse recano, e la loro valenza educativa e sociale, per il ruolo che hanno svolto e svolgono tuttora nella definizione delle identità locali e nazionali. Un popolo che non conosce la sua storia rischia di non avere futuro: uno sguardo libero sulla storia si traduce in uno sguardo libero sulla realtà. “Ciò che ci può dare la misura dei fatti contemporanei, indicarci la loro direzione e insegnarci il loro significato storico è il legame che li unisce a fatti anteriori, la linea su cui si situano, gli avvenimenti oppure le idee di cui sono la conseguenza” (Gonzague De Reynold).
In armonia con le finalità dell’Istituto, le attività si pongono l’obiettivo di favorire ed incentivare lo studio e la ricerca scientifica su Ascoli ed il territorio della Marca medievale in interconnessione con ambiti medievistici nazionali ed internazionali, attraverso una attività di formazione e aggiornamento che si concretizza anche nella pubblicazione dei volumi inseriti nelle diverse collane dell’Istituto.
In diretta connessione con tale obiettivo è, dunque, la promozione di eventi culturali (organizzazione di seminari, Giornate di Studio, mostre, pubblicazioni) che offrono occasioni di confronto, incontro e dibattito su tematiche medievali che, ciò nondimeno, hanno influenza sull’”oggi”, attingendo da esperienze umane e di pensiero che possono risultare di effetto anche per l’uomo del nostro secolo.
In tale ambito è significativo il ruolo di un evento quale il Premio Internazionale Ascoli Piceno che, ideato dal compianto Sindaco Gianni Forlini il 21 febbraio 1987 con il I Convegno di cultura medievistica ed il Premio conferito allo studioso Jacques Le Goff, costituì “ab inizio” lo strumento privilegiato per la diffusione del patrimonio storico-artistico di una città tra la Marca e il Mondo (titolo prescelto del I Convegno) che è assurta al prestigio che la sua riscoperta bellezza le consentiva di avere.
A tale attività l’Istituto affianca dal 1995 un’intensa e continua attività formativa riconosciuta dal Ministero che rientra nel Piano provinciale di aggiornamento per docenti e dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado e per tutte le aree disciplinari, rivolta anche agli studenti del triennio delle superiori e universitari, che possono avvalersene per l’acquisizione di crediti formativi. La formazione del personale docente e discente permette di rendere in grado i fruitori di essere coinvolti attivamente nei contenuti offerti dai grandi eventi culturali e di favorire una più autentica crescita culturale del territorio stesso. In questo senso l’Istituto Superiore di Studi Medievali intende porsi come ‘strumento’ di formazione storico-culturale per promuovere un investimento a lungo termine in capitale umano e sociale.
In tale ambito si inserisce anche l’intensa attività editoriale, che attualmente conta tre diverse collane (con la prospettiva di ampliarne i titoli), assurte ormai a punto di riferimento all’interno della produzione editoriale, scientifica e di formazione continua che le nuove generazioni devono poter fruire per l’attuazione e l’incremento di percorsi culturali integrati ed interdisciplinari.