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Comune di Ripatransone
P.zza XX settembre, 1
63038 - Ripatransone (AP)
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Descrizione:
Il capoluogo, situato su un alto colle (494 m s.l.m.) a breve distanza dal mare (12,5 km), è fra i centri più antichi della provincia, nella quale possiede anche uno dei territori comunali più estesi (74,16 km²). Città d'arte con numerose strutture museali, vive di turismo, di mobilifici e d'agricoltura, emergendo nella produzione dell'olio e del vino. È detta Belvedere del Piceno per l'ampia visione panoramica che offre. Ripatransone sorge alla sommità del crinale che si innalza tra le valli parallele del fiume Tesino (a sud) e del torrente Menocchia (a nord). La parete è estremamente ripida su tre lati, mentre a est declina più dolcemente verso il litorale. L'altitudine ha un picco di 508 m sul Colle San Nicolò. Geologicamente i colli ripani risalgono al Pliocene e sono costituiti di calcare, sabbia, argilla e arenaria.[4] Ai tradizionali colli cittadini si affiancano, negli immediati dintorni, altre rilevanti alture come il Castellano (432 m) a nord e il Monte Attone (493 m) a sud est. Vista della città da est Sotto Ripatransone passa un intricato sistema di spelonche chiamate Grotte di Santità, un intrico di cunicoli artificiali d'epoca preistorica chiusi nel 1967.[5] La struttura, che taglia il paese in larghezza, avrebbe un'estensione di quasi 2.000 m².[6] Il suolo urbano è stato interessato da isolati crolli, come quello di piazza Matteotti, che nella notte del 10 agosto 1994 portò alla luce i resti di una chiesa, San Biagio in Piazza, demolita nel 1660.[7] Il terreno circostante è fertile, adatto a tutte le coltivazioni della campagna mediterranea e in particolare all'olivo e alla vite. Tipici delle colline ripane, e marchigiane in genere, sono i calanchi, gli ampi solchi formati dall'erosione pluviale che conferiscono un aspetto lunare al paesaggio.