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Comune di Morro d'Alba
piazza romagnoli, 6
60030 - Morro d'Alba (AN)
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Descrizione:
Morro d'Alba ha origini lontanissime. La sua esistenza storica è accertata intorno all'anno Mille, quando compare come "Curtis" in un atto imperiale di Federico I. Ma le sue campagne, le zone dell'attuale territorio comunale, risultavano già abitate in epoca romana. Ad attestarlo è un medaglione aureo che riporta la scritta ricostruita "Theodoricus pius princeps invictus semper", rinvenuto in una tomba a Sant'Amico, nelle vicinanze del paese e oggi conservato presso il Museo delle Terme di Roma. Il toponimo sembra ricordare la "mora" o cippo di confine sull'"alba" o colle, che segnava la separazione tra i comitato medievali di Jesi e diSenigallia. Compare invece come "Castrum" in un altro atto del 1213, quando Senigallia è costretta a cedere Morro d'Alba al vicino comune di Jesi. Entrerà così a far parte del contado della "Respublica Aesina", e ne seguirà tutte le sorti storiche. Nel 1326, Morro d'Alba viene assediata dalle milizie di Fabriano, e nel 1365 le mura devono essere ricostruite, forse a causa dei danni subiti da una incursione dei banditi della "Compagnia Maledicta" di FraMoriale. Nel 1481 subisce diverse incursioni degli Anconetani. Soltanto nel 1808, con il Regno Napoleonico, viene definitivamente sottratta al comune di Jesi; è poi nel 1860, con l'unità d'Italia, che Morro d'Alba entra a far parte della provincia di Ancona. Proprio questo avvenimento comportò, nel 1862, l'aggiunta del termine Alba al nome del paese, per evitare delle confusioni con altre località del Regno.