In collaborazione con il Comune di Senigallia, l’Assessorato alla Cultura, l’Associazione Musica Antica e Contemporanea propone il MUSICA NUOVA FESTIVAL XXVII edizione 2018; la rassegna prevede, oltre alle esecuzioni musicali, incontri con compositori, poeti, scrittori e musicologi della cultura italiana ed internazionale.
Nelle passate edizioni ha avuto più volte ospiti prestigiosi, quali i Maestri Franco Donatoni, Ennio Morricone, Salvatore Sciarrino, Roman Vlad, Francesco Pennisi, l’Orchestra A. Toscanini, Ada Gentile, Giacomo Manzoni, Giorgio Gaslini, Vittorio Fellegara, Enzo Restagno, Luciano Chailly, Mario Luzi, Franco Scataglini, Carlo Lucarelli, Maria Luisa Spaziani, Gianni D’Elia, Angelo Ferracuti, Francesca Merloni, Umberto Piersanti, Dacia Maraini, Patrizia Valduga, Valerio Magrelli, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Luigi Lunari e tanti altri; inoltre ha prodotto e pubblicato alcuni CD monografici relativi ai poeti e scrittori di cui sopra. Sono stati organizzati anche appuntamenti dedicati alla danza, alla pittura, al teatro, all’arte in genere in connubio con la nuova musica contemporanea, tra gli ospiti ricordiamo Pier Augusto Breccia, Giovanni Schiaroli, Mario Giacomelli, Mariano Rigillo, Vanessa Gravina, ecc…
Il festival anche quest’anno propone un programma di musica piuttosto vario dal ‘600 sino al ’900 contemporaneo.
Venerdì 22 giugno 2018 alle ore 21.00 presso la Chiesa di Montignano partirà il primo appuntamento della XXVII edizione del Musica Nuova Festival in occasione della Festa di S. Giovanni Battista, il concerto intitolato “suoni e parole dalla Grande Guerra 1918 – 2018” ospiterà il Differente Ensemble formato da Alessio Messersì e Mauro Pierfederici alle voci recitanti, Elisa Bellavia al pianoforte, Michele Rossetti alla chitarra, Gerardo Giorgini alla fisarmonica e il Coro S. Giovanni Battista, il tutto diretto dal Maestro Roberta Silvestrini.
Il tema che aprirà la rassegna è l’anniversario dei 100 anni dalla fine della prima guerra mondiale, che è un argomento su cui è bene fermarsi a riflettere.
Cento anni trascorsi in cui l’umanità ha conosciuto il flagello di due guerre mondiali, che hanno portato indicibili afflizioni all’umanità. L’esperienza della guerra ha ferito in modo indelebile la coscienza collettiva. Una ferita sempre aperta, che ha come simbolo per eccellenza due delle più estreme aberrazioni umane: le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki e i campi di concentramento nazifascisti.
Ma, dagli abissi del profondo dolore e cordoglio, gli uomini hanno recuperato il senso dell’appartenenza ad un’unica famiglia umana e si sono riuniti insieme per tracciare un nuovo percorso per il popolo della terra; e superando differenze culturali, politiche e religiose hanno consegnato ai posteri la speranza della pace.
Una serata piena di ricordi, di passato da non dimenticare, lettere, testimonianze, poesie, canzoni spontanee, orecchiabili che nacquero con i nostri soldati durante la Prima Guerra Mondiale.
Sono testimonianze e canzoni antiretoriche, spesso tristi ma sempre piene di quello spirito di sacrificio, distinguendo così il fante italiano che accetta la propria fine, quale essa sia. Le canzoni e i testi sono rievocati nella loro integrità interpretando il loro più spontaneo carattere popolare e umano di quella forte esperienza.