I verdi rilievi della dorsale di Cingoli furono in passato scelti da personaggi religiosi per condurre una intima vita ascetica in suggestivi e "nascosti" luoghi dove eressero appartati eremi, talvolta dentro piccole cavità nel calcare. Tra questi è la Grotta di santa Sperandia che si può oggi visitare scendendo su una lunga scalinata per il fianco del Monte Acuto, dove si apre l'ipogeo che affaccia sul torrente Rudielle, scelto nel XIII secolo dalla santa di Gubbio come dimora dopo aver a lungo vagato per l'Appennino. Sperandia è raffigurata dalla statua con le ciliegie a ricordo dell'evento occorso nel monastero benedettino a Cingoli dove concluse la sua vita divenendone la patrona venerata per i suoi poteri taumaturgici.
La Sagra del Calcione e del Raviolo festeggia il dolce pasquale dichiarato Prodotto Tipico Regionale insieme alla variante salata che a Treia si prepara da un'antica ricetta usando farina, uova, olio, zucchero e pecorino racchiusi in un disco di pasta sfoglia di 10 cm da cuocere al forno oppure fritto. A chiamarlo Calcione (da "cacium", ossia formaggio) furono i pastori che lo portavano nelle loro lunghe marce perché si mantiene a lungo ed è proprio il Pecorino dell'impasto che fuoriesce dalla "conchiglia" a creare il particolare sapore dolce-salato che permette di gustarlo a inizio oppure fine pasto. Il Raviolo si cucina invece come primo piatto farcendolo con uova, ricotta e spezie abbinato a gustosi sughi o contorni.
Partenza alle 8:30 dal parcheggio della Croce Verde di Porto sant'Elpidio in via del Palo 10 o alle 9:45 al Santuario di Treia. Attrezzatura necessaria: calzature da escursionismo, pranzo al sacco, vestiario di ricambio. Quota di partecipazione euro 15,00 per il doppio servizio di Guida Naturalistica e Guida Turistica.