NOTTENERA ’13: L’IRRINUNCIABILE Erri de Luca ci ricorda che dovremmo essere degni della terra piuttosto che del cielo.
La settima edizione di Nottenera.Comunità_Linguaggi_Territorio sceglie di lasciarsi suggestionare da questo monito. Stiamo sentendo forte il processo di sgretolamento di tante sovrastrutture che fino ad ora hanno stratificato, sorretto, nutrito ma anche condizionato il nostro vivere quotidiano. Si tratta di una dinamica in atto da anni che tende ad accelerare con le difficoltà dilaganti del sistema socio economico in cui siamo immersi. Una dinamica che genera smagliature profonde che vorremmo sentire anche come possibilità, aprendo delle discussioni nuove, favorendo l’apertura a nuovi punti di vista. Di fatto l’immaginario relativo al nostro appartenere ad una società e ad una comunità di riferimento ha la possibilità di ancorarsi a temi nuovi che nascono come risposte a domande nuove. Forte è il fermento in tal senso in tutta Europa.
Nottenera ’13 si chiede quali siano i punti essenziali, irrinunciabili per ciascuno di noi.
Si può ripartire dalla sensibilità e dalla coscienza individuale?
Si chiede da che cosa tragga senso la nostra esperienza di vita, il nostro orientamento quotidiano.
Sono questioni radicali, complesse e al contempo molto intime che ci sembra i linguaggi creativi contemporanei riescano ad affrontare con strumenti non ordinari e con una licenza che solo l’arte e la creatività possono vantare, essendo il pensiero e l’immaginario i loro terreni di azione.
Gli artisti , gli esperti e le scuole che hanno già iniziato a collaborare a questa settima edizione del progetto culturale Nottenera, sono chiamati a misurarsi con questo fertile paesaggio, con questa umidità promettente per proporre e testimoniare una declinazione possibile del tema ’13 ,L’IRRINUNCIABILE.