Il ciclismo d’epoca sulle strade bianche marchigiane
Nelle Marche il ciclismo è pronto per effettuare un salto nel tempo. A Montelparo, in provincia di Fermo, tornano i “Forzati della Strada”, quei cicloturisti che per un giorno provano l’emozione di indossare i panni dei corridori che hanno fatto la storia del ciclismo pedalando su quelle strade bianche che hanno scritto l’epica di questo sport.
Domenica 28 luglio il gruppo di “ciclisti storici” si tufferà nel verde delle colline che addolciscono il paesaggio intorno a Montelparo e avranno a disposizione due percorsi: uno breve, di 40 chilometri, accessibile anche ai meno allenati e uno più lungo, di quasi 80. Circa metà del tragitto si estende su strade bianche, in buono stato, lungo le quali i partecipanti, scortati da auto e moto d’epoca, troveranno numerosi ristori per rinfrescarsi e rifocillarsi.
All’arrivo, poi, i ciclisti troveranno ad attenderli un succulento pranzo, naturalmente d’epoca, con i piatti della tradizione contadina del Fermano: dai vincisgrassi ai fagioli con le cotiche, dal ciauscolo alla galantina e alle olive fritte, il tutto condito con del vino cotto.
La manifestazione fa parte del Giro d’Italia d’Epoca e quest’anno sarà dedicata a Fiorenzo Magni, il “terzo uomo” dell’epoca di Coppi e Bartali, recentemente scomparso. E la riproduzione di un disegno di Magni campeggerà sui gadget presenti nel “pacco gara” offerto ai partecipanti: nell’etichetta della bottiglia di vino, nella t-shirt, e nel diploma di partecipazione. Nel pacco ci sarà anche una medaglia ciclistica vintage.
Il suggestivo borgo di Montelparo, che ospita anche il Museo della Bicicletta legata agli antichi mestieri, domina le vallate dell’Aso e dell’Ete a una trentina di chilometri dal mare, e offre una fitta rete di strade non asfaltate immerse in un paesaggio d’altri tempi, un autentico paradiso per tutti i ciclisti versione amarcord.
La cicloturistica storica si prefigge lo scopo di riscoprire e valorizzare le tante strade bianche dell’entroterra, un patrimonio della memoria che rischia di scomparire e che andrebbe invece sfruttato come risorsa per una viabilità alternativa, oltre che per riscoprire il piacere di viaggiare “slow”, immersi nella natura intenti a riscoprire una dimensione di vita meno frenetica. Un primo passo per andare alla riscoperta di un mondo ormai dimenticato, con il suo corollario di tradizioni e di valori. Un invito a riscoprire la nostra storia.
L’organizzazione è curata dalla Ss Mario Pupilli e dal Vc Tiralento con la collaborazione della Pro Loco di Montelparo, che provvederà a preparare il pranzo, servito nelle storiche sale del “Cantinone”, e con il sostegno dell’Amministrazione comunale.