Distinguere l’oro vero dall’oro falso è un’operazione che compete i gioiellieri, gli orafi, gli esperti compro oro, ma esistono anche dei metodi fai da te per riconoscere l’oro vero. Chi possiede dei gioielli ma non è sicuro che siano realizzati davvero o interamente in oro, può utilizzare uno di questi metodi per verificare l’effettiva presenza di oro.
Anche se la scelta migliore sarebbe quella di portarli da un professionista di metalli preziosi come Orolive a Roma, compro oro aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 19:00. Per non rischiare di fare la fila, è sempre meglio consultare gli orari online o telefonare per prendere un appuntamento.
I metodi professionali sono più accurati e meno invasivi, ma ciò non esclude che si possa anche provare a fare una prima verifica fai da te. In questo modo, quando ci si reca da un professionista per chiedere la valutazione dell’oro usato, è stata già eseguita una scrematura che ha scartato gli eventuali gioielli in oro falso.
È importante sapere, però, che con i metodi fai da te si può provare a verificare soltanto la presenza di oro tra i metalli di cui è composto un gioiello o un oggetto, ma non è possibile stabilire la caratura dell’oro.
Riconoscere oro vero: metodi professionali
I compro oro o i gioiellieri hanno acquisito le conoscenze necessarie per poter eseguire una corretta e approfondita valutazione dell’oro. Inoltre, dispongono di strumentazioni più precise e accurate, oltre che meno invasive per i metalli, per giungere alla totale sicurezza di riconoscere oro vero da quello falso.
Lo spettrometro a raggi X
Una di queste è lo spettrometro X-Ray, un macchinario all’avanguardia ad alta precisione che esegue un’analisi non invasiva di oro, argento e platino. Con lo spettrometro a raggi X, infatti, l’operatore esperto riesce a ricavare l’esatta composizione chimica dei metalli preziosi presenti nei gioielli o negli oggetti preziosi, inclusa l’esatta caratura anche nel caso di grandi quantità di oro.
Molti testi chimici che utilizzano gli acidi sono ormai obsoleti e dispendiosi, inoltre il test dell’acido è stato superato anche perché non risultava essere molto accurato per le carature inferiori ai 18 carati.
L’analisi a raggi X è, invece, molto più precisa e sofisticata, più veloce e più affidabile perché non ammette interpretazioni dall’occhio che esegue l’analisi del metallo.
In conclusione, nonostante esistano diversi modi per verificare l’autenticità dell’oro a casa, è sempre preferibile affidarsi a chi ne capisce davvero e utilizza strumenti certificati e specializzati.
Riconoscere oro vero: metodi fai da te
I metodi più comuni per riconoscere l’oro vero a casa sono quattro.
1.Controllare la punzonatura
I gioielli in oro vero riportano un’incisione, una specie di marchio a forma esagonale in cui è riportata la quantità di oro presente nel gioiello, espressa in millesimi o in carati, e il codice del produttore (o marchio identificativo dell’orafo che ha creato il prodotto). Questo segnale identificativo si chiama punzonatura ed è nata per garantire la purezza di questo prezioso metallo all’interno di un gioiello.
In alcuni casi potrebbe non essere più ben visibile a causa dell’usura del gioiello. Se la punzonatura non è proprio presente, è molto probabile che quell’oro sia falso. In alcuni stati, però, la punzonatura non è obbligatoria, come nel caso della Svizzera, dove le punzonature sono facoltative, eccezion fatta per le casse degli orologi in oro.
Ma è anche possibile che ci sia la punzonatura, ma che si tratti di una contraffazione, dunque non è assolutamente certo che quel gioiello sia realizzato in oro vero.
Piccolo dettaglio: la punzonatura dell’argento è a forma di ellisse, quella del platino è a forma di pentagono.
2.Fare la prova della calamita
Visto che la verifica della punzonatura non è sufficiente per avere la garanzia che si tratti di oro vero, si può provare con l’esame del magnete. Questo test è utile – ma non è affidabile al 100% – perché l’oro è un metallo che non reagisce ai campi magnetici (è diamagnetico) perché non è una lega ferrosa. Di conseguenza, un gioiello in oro non verrà attratto da una calamita, mentre un gioiello falso o di una lega con una percentuale di oro molto bassa, sì.
In alcuni casi, se l’oggetto o il gioiello reagisce leggermente alla carica magnetica senza attaccarsi completamente, potrebbe avere la placcatura in oro ed essere realizzato con metalli diversi dall’oro.
Piccolo dettaglio: poiché esistono anche dei metalli non preziosi che non sono magnetici, è preferibile eseguire un ulteriore test per avere la certezza che un gioiello sia in oro vero.
3.Mordere l’oro
Un altro metodo fai da te per verificare la presenza di oro in un gioiello è valutare la durezza dell’oro. Per farlo è necessario morderlo, come fanno i pirati nei film o agli atleti olimpici sul podio. L’oro è unmateriale morbido e sensibile, pertanto se non si notano segni dei denti, molto probabilmente si tratta di oro falso.
Piccolo dettaglio: questo metodo rischia di danneggiare il gioiello, dunque è meglio eseguirlo solo se i precedenti hanno dato esito negativo o sollevato dubbi.
4.Fare la prova della ceramica
Strofinare l’oro sulla ceramica non smaltata consente di verificare se, dallo sfregamento, apparirà sulla ceramica una striscia dorata. In questo caso, quello che si possiede è un gioiello in oro vero. Se risulterà una striscia nera, si tratta di un falso o di una semplice placcatura in oro.
Piccolo dettaglio: anche questo metodo rischia di danneggiare sia l’oggetto in ceramica che il gioiello in oro (se si tratta di oro vero), quindi meglio provare con una vecchia piastrella o con un gioiello rotto che si vorrà vendere ad un compro oro.
Se, dopo aver eseguito tutti questi test fai da te, non si ha ancora la certezza assoluta della veridicità dell’oro, è fondamentale rivolgersi agli esperti del settore, i quali eseguiranno dei metodi professionali che permetteranno di dissipare ogni dubbio circa la presenza o l’assenza di oro vero.
di Luca Redazione